“VA BENE SOLO PER GLI EDIFICI NUOVI?” NO, ANZI! MA SPESSO NON SI SA
Vivi o lavori in un edificio con impianti già esistenti o datati, in spazi limitati o in un edificio in ristrutturazione e vuoi installare un impianto di domotica? La soluzione c’è.
Se mi seguite, sapete ormai cosa sia la domotica, quali siano i suoi utilizzi e soprattutto i vantaggi di alcune funzioni, a partire, per esempio, dalla possibilità di tenere sott’occhio – e ridurre – i consumi energetici (l’ho personalmente sperimentato e ve ne parlerò presto). Ma ce ne sono tante altre.
Spesso, semplicemente, non si pensa alla soluzione di cui vi parlo oggi, perché:
- “Credevo che la domotica fosse adatta solo agli edifici di nuova costruzione” (lo si pensa, magari, perché è una “invenzione” più moderna e recente di altre);
- “Non sono bravo con la tecnologia” (quando invece il suo uso è ormai molto intuitivo, grazie alle app sul telefono, ai tastierini con interfacce ben fatte o ai classici interruttori che siamo abituati a usare…);
È normale avere questi dubbi, quindi ho pensato di rivolgermi a chi vorrebbe controllare meglio gli impianti di casa (luci, riscaldamento/raffrescamento, tapparelle, carichi energetici…) anche da remoto, e come dicevo sopra:
- sta ristrutturando;
- deve ristrutturare;
- ha già altri impianti;
- ha spazi non molto grandi.
Ecco: i sistemi wireless sono la soluzione.
Cosa vuol dire “domotica wireless”?
La domotica wireless è una domotica senza fili: i comandi e le interazioni fra i vari componenti di comando e controllo avvengono tramite onde radio e non attraverso un cavo. Per questo diventa la soluzione per spazi limitati o per edifici dove ci siano già altri impianti.
Quindi la domotica wireless non è una cosa adatta solo a edifici nuovi?
No, anzi! Si adatta benissimo alla presenza di impianti già esistenti; a spazi ristretti; a edifici in ristrutturazione, vedi:
- abitazioni;
- punti vendita;
- bed&breakfast e altri luoghi di ospitalità (anche di piccole dimensioni, come gli appartamenti/le case/le stanze da affittare);
- asili, scuole, centri di ritrovo e altri luoghi ad alta frequentazione costruiti non recentemente.
È più facile da installare rispetto a un impianto con cavi?
Rispetto a un impianto filare, non è necessario tirare nessun cavo o forare muri. Solitamente c’è una centrale (collegata a internet) che “coordina” i vari dispositivi che vogliamo gestire con la domotica e che “dialogano” tra di loro (usando dei linguaggi che noi tecnici chiamiamo “protocolli”, ma anche di questo vi parlerò in un altro articolo). Fondamentale resta assicurare una corretta copertura di segnale a tutti i dispositivi.
Richiede più manutenzione rispetto a un impianto con cavi?
Sì, perché molti dispositivi sono a batterie che quindi vanno sostituite (o ricaricate) ogni tot di anni (a seconda degli apparecchi).
Le onde fanno male?
È un argomento delicato, su cui anche la comunità scientifica è divisa.
Però posso dire questo: rispetto agli smartphone (che abbiamo sempre a portata di mano) emettono molte, molte, molte meno onde (in certe soluzioni ci vuole più di un migliaio di dispositivi per arrivare alle emissioni di uno smartphone in chiamata…). Non ci credete? La batteria di questi dispositivi dura qualche anno; pensate, invece, a quanto dura la batteria di uno smartphone…
Cosa mi consente di fare la domotica wireless?
Dipende da sistemi e sistemi.
In genere consente più o meno le stesse funzionalità di un classico sistema domotico via filo. Quindi:
- controllo luci;
- riscaldamento;
- raffrescamento;
- motorizzazioni (tapparelle, tende…);
- irrigazione;
- controllo dei consumi o degli impianti di produzione (ad esempio il fotovoltaico);
- controllo e comando di carichi particolari (pompa di calore, resistenze elettriche…)
A questo, poi, si possono aggiungere:
- scenari vari per automatizzare alcune funzioni e aumentare il comfort e la semplicità;
- controllo da remoto tramite telefonino, tablet…
È preferibile rispetto a un sistema via cavo?
No. Dove è possibile, è sempre preferibile un sistema via cavo (soprattutto se realizzato con protocolli standard come il KNX), per stabilità di segnale e copertura.
Devo fare tutto e subito?
No. Un sistema di domotica serio (che sia via cavo o wireless) può essere completato nel tempo, a seconda delle esigenze di chi usa uno spazio e del budget a disposizione.
Ma non posso comprare – con lo stesso risultato – quegli oggetti smart che si vedono in vendita su internet?
No, sono cose completamente diverse. Spesso quegli oggetti smart sono fini a sé stessi o dialogano solo con pochi altri dispositivi…
I sistemi di cui parlo qui, invece, consentono di far interfacciare fra loro impianti e apparecchiature diversi, di farli interagire (con più o meno funzionalità). È il concetto di base della domotica (lo spiego anche qui).
C’è molta differenza fra un sistema e un altro?
Sì, moltissima. Per affidabilità (che non vuol dire solo “guasti”, ma anche possibilità di trovare i pezzi in futuro e di poter collegare altri tipi di apparecchi più avanti), per protocolli di comunicazione (ma ne parleremo più avanti), per sicurezza…
Sono connessioni sicure, nel caso di controllo da remoto?
Come per la domanda precedente: alcune marche sì, sono molto sicure, perché ogni anno investono un bel po’ per mantenere in sicurezza i server. Altre proprio no…
È vero, è un punto su cui torno spesso… ma è uno dei punti da molte volte cui partono i corsi che frequento (prima ancora di entrare nelle spiegazioni del funzionamento dei sistemi).
Quali altri articoli del sito posso leggermi per conoscere meglio la domotica?
Eccoli qui sotto! Ma vi consiglio tutta la sezione “Domotica”. Basta sceglierla nel menù a tendina che trovate a lato in home page o cliccare su “domotica” tra le parole chiave.
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